Voglio esprimere la mia grande soddisfazione per l’approvazione all’unanimità da parte del Consiglio Comunale di Verona di un documento che, oltre ad accettare la donazione da parte di Banca Intesa San Paolo, getta le basi per la futura gestione del SIC, ora Zona Speciale di Protezione Borago-Galina.
E’ il risultato di una azione collettiva che ha visto coinvolti migliaia di cittadini, i soci dell’associazione il Carpino, che ha lanciato il progetto Fondo Alto Borago, e i soci delle associazioni partner del progetto: CAI Cesare Battisti, WWF Veronese, VR Birdwatching, GIROS, Biosphaera, Fondazione Arca, NaturaSi, oltre al Comune di Verona e al Comune di Negrar di Valpolicella.
Ma dobbiamo ricordare che questo impresa è arrivata fino a questo punto anche per il contributo fondamentale dell’ex ministro Sergio Costa e del Prefetto di Verona Donato Cafagna, che ha saputo riunire intorno a un tavolo i vari attori di questa difficile impresa fino al raggiungimento di questo importante risultato.
Banca Intesa San Paolo ha creduto in questo progetto fin dall’ottobre del 2020, data della richiesta di assegnazione in sede di asta con la promessa di donarla ai due comuni di pertinenza. Sarà nostro dovere ricordarci sempre che tutto questo non sarebbe stato possibile senza il generoso e lungimirante contributo di Banca Intesa.
Devo ricordare anche il lavoro fondamentale e gratuito dell’avvocato Stefano Dindo, grande tessitore di questo passaggio, molto più complicato di quanto si possa immaginare. Insieme all’avvocato ricordiamo il contributo altrettanto gratuito del notaio Maria Elena di Palma durante il difficile periodo della raccolta fondi, che è stata la molla che ci ha permesso di fare il grande salto.
Il Comune di Verona ha creduto fin dall’inizio in questo progetto. Il Sindaco Sboarina, l’assessore Segala e l’assessore Briani hanno preso un impegno preciso già nel settembre del 2020 e da allora hanno assicurato al progetto FAB tutto il sostegno e gli aiuti richiesti, impegnando nel progetto il Museo di Storia Naturale e gli uffici del Comune. Il documento approvato dal Consiglio Comunale è il frutto di un lavoro che facilmente viene misconosciuto, ma che invece richiede competenza, impegno, costanza e grande determinazione.
Non possiamo dimenticare il sostegno finanziario assegnato al nostro progetto da Fondazione Cariverona, che ci ha permesso di mettere in cantiere un piano di studio estremamente impegnativo e complesso dell’intera area SIC.
Un grazie sincero a tutte le donne e a tutti gli uomini che hanno reso possibile il raggiungimento di questo importante obbiettivo.
Mario Spezia
Associazione Il Carpino