Il Progetto

 

Fondo Alto Borago (FAB) è un progetto di azione collettiva promosso da “Il Carpino”, associazione di promozione sociale (APS) di Verona, lanciato a inizio estate 2020 con l'obiettivo di acquisire, attraverso donazioni e crowdfunding, un'area di 38 ettari di terreno situata a cavallo tra i comuni di Verona e di Negrar di Valpolicella, all’interno della Zona Speciale di Conservazione “Val Galina e Progno Borago” (ZSC IT 3210012), a due passi dalla città di Verona.

ZSC - Zona speciale di conservazione

La ZSC, designata per la presenza dell’habitat prioritario 6210* “Formazioni erbose secche seminaturali a facies coperte da cespugli su substrato calcareo (Festuco-Brometalia) (*stupenda fioritura di orchidee)”, oltre a rappresentare l’unico sito di questo tipo della Rete Natura 2000 di tutta la zona collinare della provincia di Verona, presenta una ricchezza naturalistica di notevole interesse, costituisce un’oasi di biodiversità a ridosso della città di Verona e della Pianura Padana, zona fortemente sfruttata e antropizzata. L’habitat ha subito negli anni un processo di forte riduzione dovuto, da una parte all’azione dell’uomo, che ha trasformato in vigneto o altri usi una parte consistente dei prati aridi, dall’altra dal processo di invasione del bosco.

Tale area, messa all'asta giudiziaria a seguito di pignoramento, rischiava la trasformazione in vigneto, a danno della ricca biodiversità ancora presente in questa piccola frazione di territorio.

Grazie all’attiva partecipazione dei soci de Il Carpino e di oltre 1000 donatori durante l’estate del 2020 sono stati raccolti in pochi mesi oltre 180.000€.

L’intervento diretto dell’allora Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, assieme ai sindaci dei Comuni di Verona e di Negrar di Valpolicella, al Prefetto di Verona, nonchè ai vertici di Banca Intesa, ha fatto in modo che i terreni all’asta fossero assegnati definitivamente a Banca Intesa, che li donerà ai Comuni di Verona e Negrar di Valpolicella con l’impegno che FAB li gestisca per il futuro. L’area rimarrà quindi pubblica e disponibile a tutti, sarà curata e valorizzata dai volontari del FAB, coadiuvati da un Comitato Scientifico di esperti che ne indirizzerà l’opera e gli interventi necessari.

Video Didattico FAB Alto Borago

In questo video didattico, distribuito alle scuole di Verona, è condensata la storia del progetto.

Nella seconda metà del 2020 APS Il Carpino ha inoltre deciso di partecipare al bando “Habitat”, proposto da Fondazione Cariverona, con la presentazione di un progetto di studio e di gestione dell’area FAB, che coinvolge anche i Comuni di Verona e Negrar di Valpolicella ed altre associazioni.

Con il Bando Habitat la Fondazione Cariverona affianca progetti concreti e sostenibili capaci di valorizzare e tutelare il patrimonio naturale, con un approccio orientato alla creazione di occasioni di sviluppo per le comunità locali ed alla capacità di creare reti e collaborazioni virtuose.

Il 4 agosto 2021 Fondazione Cariverona ha comunicato l’inserimento del Progetto Fondo Alto Borago tra i progetti assegnatari di sostegno (annuncio).

Il progetto si propone di promuovere la conservazione della biodiversità della ZSC e, più nello specifico, dell’area posta a nord ovest detta Alto Borago, attraverso l’analisi delle valenze ambientali e naturalistiche e la redazione di un piano di gestione così come previsto dalla Direttiva Habitat per le aree della Rete Natura 2000, definendo e attuando forme di gestione sostenibili e strategie di valorizzazione dell’area, attraverso il coinvolgimento dei cittadini, delle comunità locali e delle imprese del territorio. La durata del progetto è prevista di tre anni.

Con l’Associazione Il Carpino, capofila del progetto, ci sono altri nove partner:

Il progetto si avvale del sostegno di Fondazione Cariverona.

Finalità del progetto è di proporre e sperimentare forme di gestione sostenibili e strategie di valorizzazione dell’area, attraverso il coinvolgimento dei cittadini, delle comunità locali e delle imprese del territorio. Grande importanza sarà data a meccanismi di partecipazione della cittadinanza in campagne di raccolta di dati ambientali tramite strumenti di citizen science, percorsi partecipativi nel processo di definizione e di gestione del Piano Ambientale, percorsi didattici che prevedono attività nelle scuole primarie e secondarie della provincia di Verona e nella stessa area FAB, visite guidate con guide ambientali ed esperti.

Il progetto supporta una ricerca etnografica che si pone come fine ultimo quello di creare e rinforzare il senso di comunità delle persone legate (direttamente e indirettamente) al FAB, di sviluppare il senso di appartenenza e consapevolezza che porti, in futuro, al riconoscimento della valenza storica, culturale e ambientale di quest’area naturale. Gli abitanti saranno, quindi, i primi “custodi” del FAB.

Il coinvolgimento degli abitanti dei paesi limitrofi al FAB avverrà sia tramite l’utilizzo di strumenti di indagine antropologica, che attraverso lo sviluppo collettivo di percorsi di turismo esperienziale. Gli abitanti diventeranno le guide del proprio territorio.

Il progetto rappresenta un esempio di pianificazione partecipata per la conservazione di un sito della Rete Natura 2000, che si propone di supportare le istituzioni pubbliche che costituiscono l’autorità competente in materia.

Il partenariato selezionerà gli incarichi professionali introducendo nel processo di selezione una forte premialità per le persone con età inferiore a 30 anni.

Per saperne di più delle azioni previste dal progetto, visitate le cinque pagine tematiche: