Con il 2022 è iniziato lo studio della Zona Speciale di Conservazione ZSC Borago-Galina, un’area di 989 ettari che si estende a nord dei quartieri di Avesa e Quinzano fino a Montecchio di Negrar, partendo ad ovest da via Volte Maso per arrivare ad est alla dorsale che da Case Vecchie scende verso contrada Gaspari, San Vincenzo e Santa Giuliana.
L’associazione Il Carpino ha incaricato un gruppo di esperti, che a loro volta impegneranno degli studenti, laureandi, dottorandi, per condurre un censimento sistematico degli habitat e delle specie presenti nella ZSC Progno Borago e Vajo Galina. Scopriremo così quanti ambienti diversi e quante specie di piante e di animali sono presenti all’interno di questa area protetta. Lo studio sarà condotto con criteri scientifici forniti da parte di docenti universitari e di conservatori del Museo di Storia Naturale di Verona.
Con il sostegno di Fondazione Cariverona e con le donazioni che Il Carpino ha ricevuto da molti sostenitori privati sarà finalmente possibile portare avanti lo studio sistematico di questa area protetta, individuando anche le criticità e le minacce che ostacolano la conservazione degli habitat e delle specie presenti nell’area. Lo studio in programma si avvale della collaborazione di alcune importanti associazioni veronesi, quali il CAI Sez. Cesare Battisti di Verona, WWF Veronese, Verona Birdwatching, G.I.R.O.S. – Gruppo Italiano Ricerca Orchidee Spontanee, Biosphaera, oltre che degli uffici tecnici dei Comuni di Verona e di Negrar di Valpolicella.
I volontari e gli esperti del Progetto FAB stanno lavorando già da maggio del 2021 alla campagna di censimento di fiori e orchidee, ma ora l’attività viene allargata a uccelli, mammiferi, rettili, anfibi, insetti, farfalle, iconemi (manufatti di origine umana che ci raccontano la storia delle attività umane presenti sul territorio, come un capitello, una croce, un cippo, una pozza d’acqua, un riparo, un attrezzo da lavoro, un’incisione o una pittura) e storie (dalle persone più anziane che vivono da tanti anni in questi territori), con il coinvolgimento di tutta la cittadinanza che potrà inviare le proprie segnalazioni al database FAB.
YouFAB è un progetto di “citizen science” che gode del Patrocinio del Comune di Verona e il Comune di Negrar di Valpolicella, con il sostegno di Fondazione Cariverona ed è organizzato in collaborazione con gli enti e le associazioni partner FAB: Il Carpino, CAI Sez. Cesare Battisti di Verona, WWF Veronese, Verona Birdwatching, G.I.R.O.S., Biosphaera, Fondazione ARCA, NaturaSì.
L’obiettivo di YouFAB è di coinvolgere i cittadini nell’attività di studio e censimento della flora, della fauna ma anche degli iconemi e delle storie del territorio della ZSC Borago-Galina.
Partecipare sarà facilissimo: basterà munirsi durante le proprie passeggiate di una macchina fotografica o utilizzare la fotocamera del proprio cellulare, scattare la foto del fiore, della pianta, dell’animale o di un elemento del paesaggio che stimoli la propria curiosità ed inviare la foto compilando un modulo online oppure scrivendo all’indirizzo fabcitizen@gmail.com.
Dovranno essere forniti il proprio nome, l’indirizzo email, la data ed il luogo della propria segnalazione (meglio se si riesce a fornire le coordinate del luogo, per un’identificazione più precisa) ed allegare la foto o il file della propria osservazione.
È l’ambiente che ci circonda e nel quale viviamo o che frequentiamo durante le nostre passeggiate a fornirci il materiale per YouFAB. Dovremo solo fissarlo in un’istantanea!
Questa mattina, 30 marzo 2022, il progetto è stato presentato in una conferenza stampa in Sala Arazzi, Palazzo Barbieri, dalle assessore all’Ambiente Ilaria Segala e alla Cultura Francesca Briani, insieme a Leonardo Latella (Conservatore di Zoologia presso il Museo civico di Storia Naturale), Carlo Nenz (Specialista Giuridico Amministrativo Ambiente), Mario Spezia (Presidente APS Il Carpino), Serena Giuliari (Coordinatrice Tecnica FAB) e Debora Marcucci (Comunicazione e Social FAB).
Mentre sta giungendo al termine l’articolata operazione per la donazione di 38 ettari della Val Borago ai Comuni di Verona e Negrar nell’area è in fase di realizzazione un speciale campionamento di questa oasi naturale a pochi chilometri dalla città. Un progetto importante, che punta al coinvolgimento di quanti più ‘osservatori civili’ possibili. Tutta la cittadinanza è infatti invitata a partecipare, tenendo sempre alta l’attenzione e la cura per questo luogo speciale, che deve rimanere inalterato anche dopo le spedizioni di studio. Sul posto, attraverso appositi cartelli, saranno segnalate le aree interessate dal monitoraggio, in modo che i proprietari dei terreni e i cittadini visitatori siano costantemente informati su quanto sta avvenendo.
Ilaria Segala - Assessora all’Ambiente
I Musei civici e, nello specifico, quello di Storia Naturale lavorano da tempo in favore di un campionamento, il più ricco e articolato possibile, dell’habitat e delle specie presenti nella straordinaria riserva naturalistica del Borago Galina. Ricordo il volume pubblicato nel 2018 ‘La Val Galina e il Progno Borago. Un’area protetta alle porte di Verona’ che è stato uno dei primi passi compiuti in questa direzione. È infatti fra i compiti dei musei di storia naturale, quello di monitorare, conservare e divulgare la biodiversità del territorio.
Francesca Briani - Assessora alla Cultura
La nostra speranza è che molte persone, soprattutto giovani e studenti, decidano di partecipare al censimento. In questo modo potremmo acquisire, oltre agli studi condotti nell’area dai professionisti incaricati, molti e diversificati dati frutto dell’osservazione dei cittadini-visitatori.
Mario Spezia - APS Il Carpino